Final Fantasy XIV è finalmente realtà. L'atteso MMORPG targato Square Enix approda su PC dopo una lunga gestazione e diverse fasi di test, organizzate dalla casa giapponese nel corso degli ultimi mesi. Specifichiamo che questa recensione si basa sulla versione giapponese del gioco, e per questo alcuni termini potrebbero presentare minime differenze di trascrizione rispetto a quel che si vedrà nelle edizioni occidentali. Ambientato nella terra di Hydelyn, e per essere più precisi nella regione nota come Eorzea, Final Fantasy XIVpresenta una serie di caratteristiche peculiari, pur ricordando da vicino FF XI. Una prima somiglianza si ravvisa nel sistema di creazione del personaggio: le razze disponibili risultano infatti familiari a chi abbia già esperienza con la serie, sebbene ogni dettaglio sia stato rivisto in funzione dell'online. Colpisce la scelta di dotare ogni razza di due sotto-specie: la prima è solare e diurna mentre l'altra ha pelle scura e abitudini notturne. Solo alcune razze, inoltre, permettono di interpretare personaggi di entrambi i sessi. Per fare qualche esempio, gli Elezen sono simili a elfi e si dividono tra Forester e Shedder: orgogliosi al punto da ritenersi prescelti dagli dei, sono i primi abitanti di Eorzea. Gli Elezen possono essere sia uomini che donne. Gli Hyuran, che sono a tutti gli effetti normali esseri umani, appaiono invece divisi in Midlander e Highlander. I primi sono una specie sviluppata e altamente civilizzata, sono considerati tra gli individui più colti e, da un punto di vista ludico, è possibile scegliere il sesso del proprio PG. Gli Highlander, invece, sono per lo più mercenari abili nelcombattimento e di robusta costituzione. Discendenti da una stirpe ormai decaduta, sono disponibili unicamente come personaggi di sesso maschile.
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